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lunedì 13 giugno 2011

Hotel by Boichi



Ciao a tutti,
oggi vi volevo recensire Hotel di Boichi, un volume unico che Planet Manga ci propone al prezzo di 7,90 €, 13X18, 184 pagine a colori e b/n, sovracoperta ruvida con immagini in rilievo.
L'autore è noto soprattutto per Sun Ken Rock, edito da J-pop, quindi la panini per non sfigurare troppo (a essere maligni) ci propone un'edizione molto buona, in particolare per quanto riguarda la qualità della carta.
La casa editrice modenese propone il volume in un pack assieme a Raqiya, al prezzo di 12,30 €.
In Giappone è stato pubblicato nel 2008 da Kodansha, sulla rivista Morning.

Da "Diadem"

Veniamo alla trama: l'opera si articola in 5 storie diverse, intervallate da quattro storielle autoconclusive, molto divertenti, che alleggeriscono il volume donandogli un'aria più disinvolta.
Per quanto io ami Sun Ken Rock, questo volume non sono proprio riuscito a farmelo piacere: le 5 storie sono in ordine di bellezza (mio personale ovviamente) e adesso vi proporrò una piccola classifica, dunque...


NUMBER 5

Diadem: E' una storia fantasy e credo sia molto difficile costruire qualcosa di concreto, in pochissime pagine, per questo genere. E' come vivere una saga a velocità super, giusto il tempo di spigarti chi è la protagonista, contro chi combatte (del perché non c'era tempo), come va' a finire e si conclude. Forse potrebbe essere una buona serie, ma proposta in questi termini non dice nulla e non offre nulla al lettore.


 NUMBER 4

Stephanos: Se Diadem aveva una logica, qui non so proprio dove cercarla: una ragazza crede di essere incinta, invece scopre di avere un tumore maligno che alla fine si risolverà in un parto di un qualcosa di indecifrato. Non si capisce nulla? E se vi dicessi che Boichi ha reinterpretato uno stralcio dell'apocalisse di Giovanni in termini moderni e molto trash?
Non mi voglio dilungare, ma i quattro cavalieri descritti alla fine sono quelli dell'apocalisse, l'agnello sarebbe Gesù (o Gebù? no no, dovrebbe essere Gesù. [chi capisce il riferimento è un grande]), il drago è Satana e  il libro dei sette sigilli è quel libro inaccessibile che contiene sostanzialmente il senso della vita.
Come avrete capito un tema facile da trattare.

Da "Staphanos"



NUMBER 3

Tutto questo è stato fatto per il tonno: La medaglia di bronzo la diamo a questa storia che può apparire banale ma così non è, anzi. In un futuro imprecisato sulla terra sono spariti tutti i tonni e un giovane scienziato fa di tutto per poterli riportare sulla terra, cercando di clonarli, ricrearli, insomma qualunque cosa. I tentativi falliscono, ma casualmente uno dei suoi esperimenti mal riusciti si dimostrerà straordinariamente utile per l'intero pianeta. La fine non ve la racconto, sta a voi scoprire se i tonni faranno o meno ritorno sulla terra, ma quello che vi voglio dire è ciò che mi ha lasciato questa storia: quanto impegno si debba mettere in qualunque cosa, anche se poi si scorda il motivo per cui la si fa. Può darsi che  magari non si arrivi a nulla, ma come si dice è il cammino quello che conta.

Da "Tutto questo è stato fatto per il tonno"


NUMBER 2

Present: Storia d'amore velata di una fortissima malinconia. La trama è davvero ben articolata, il finale è tutto tranne che scontato e i personaggi si lasciano facilmente intepretare nel loro stato d'animo.
Una liceale ama un suo professore, ma la ragazza a causa di una rara malattia finisce in coma.
Il titolo a mio parere racchiude due interpretazioni: presente, nel senso di stare sempre vicini alla persona amata oppure nel senso che la cognizione del tempo può essere relativa, ma quello che si può provare non ha tempo, come si dice "ti amo come se fosse il primo giorno", come se il tempo non fosse passato.
Grandi emozioni ma non banali e tediose.

Da "present"


NUMBER 1

Hotel: Questa storia non si concentra su un unico tema, ma svaria e fa riflettere su come l'uomo ha influenzato il pianeta, nel senso che l'uomo non vive la terra, ma la sfrutta.
Nel 2079 l'umanità è prossima all'estinzione, a causa dei cambiamenti climatici, causati a loro volta dall'inquinamento. Viene così deciso di lasciare due segni della vita sulla Terra: una navicella, che contiene il DNA umano e i ricordi della nostra civiltà, diretta a un pianeta simile al nostro ma lontano anni luce e una torre di oltre 4000 metri costruita al Polo Sud, che conterrà tutti i DNA dei viventi, tranne quello umano.
La navicella parte e la torre, col passare degli anni, rimane l'unico segno tangibile dell'Umanità.
Viene soprannominata "Hotel" e gestita da sette computer identici e molto umani. I secoli passano e la speranza di riportare la vita sulla Terra risiede solo nella dedizione di un proprio figlio.

Da "Hotel"


Questo è quanto riguarda le storie; come detto il volume non mi è piaciuto, Boichi ha nel suo repertorio molti volumi unici (anche Space Chef Caisar edito da j-pop non mi ha convinto) e Sun Ken Rock che invece è una serie, ed è proprio in quest'ultima opera che da il meglio di se, non solo perché può articolare meglio la trama, ma anche perché può dedicare più tempo a certe tavole: in Hotel sono bellissime, ma molte meno che nell'opera edita da j-pop, dove dedica ad esempio molta cura alle donne e alle scene d'azione (non intendo solo di lotta).
Se potessi dare un consiglio all'autore, sarebbe quello di concentrarsi su una serie oppure fare un volume unico con una singola storia.
Dimostra di avere un grande talento, sia di saper far commuovere sia di far divertire (bellissime le quattro storielle tra i capitoli), infatti lo ritengo un grande autore, solo sarebbe proficuo centralizzare l'attenzione verso una sola direzione.
Dunque non mi sento di consigliare il volume a tutti, ma solo ai fan di Boichi (visto anche il prezzo).


Vorrei terminare parlando della dedica di Boichi "Dedico quest'opera ad Arthur Charles Clarke", meglio noto per il celebre romanzo 2001:Odissea nello spazio; conludo con una sua citazione:

"Ogni tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia." 
(da Profiles of the Future, Harper & Row, 1958)

a presto

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