Pagine

venerdì 1 aprile 2011

Happy! di Naoki Urasawa



Eccoci qui con la prima recensione.
Prima di tutto una piccola parentesi: ho aperto il blog da qualche giorno e ovviamente il mio computer ha deciso di rompersi e sono qui con quello di cortesia per così dire. Per la serie cominciamo bene insomma, ma torniamo ad altro.

Oggi voglio parlarvi di un manga straordinario che è Happy! di Naoki Urasawa (Monster, 20th Century Boys, pluto editi dalla stessa  planet mangaserializzato su Big Comic Spirits di shogakukan dal 1993 sino al 1999. L'edizione panini consta di 15 volumi (l'edizione è la perfect edition o kanzeban per dirla alla giapponese che quindi dovrebbe dare più importanza alla sostanza-numero di pagine- che alla qualità estetica per così dire) 14,5x21, 312 pp., b/n e pagine a colori al prezzo di 10,90 euro, che detto fra noi è leggermente esagerato ed anche per questo, forse, fa scoraggiare i lettori a provare quest'opera meravigliosa. Volevo far notare come le pagine a Colori con la "C" maiuscola io le ho viste solo nel primo volume anche perché dal 2 in poi ci hanno proposto diverse tonalità di rosso più che un vero e proprio colore.

Passando oltre ai dati tecnici ci tengo a dare un commento dei primi 4 volumi e dell'opera in se, poi vi parlerò del quarto volume uscito da poco e vi avvertirò degli spoiler se qualcuno ancora non lo ha letto.
La protagonista di questa storia è Miyuki Umino una studentessa dell'ultimo anno delle superiori che vive a Tokyo con i suoi fratelli più piccoli Kajiki, Sayori e Sango. Sono una famiglia povera e il loro fratello maggiore, Ieyasu, sentendosi responsabile per tutti loro decide di diventare ricco con un progetto, di modo tale da poter mantenere i suoi fratelli più piccoli, ma fa tutto il contrario e contrae un debito di 250 milioni di yen (circa 2 milioni di euro) con la yakuza e per non averla combinata abbastanza grossa pensa di sparire nel nulla. Ovviamente gli strozzini si fanno vivi a casa Umino, nelle fattezze di Junji Sakurada e del suo socio Momotaro, due tipi che per quanto si sforzino difficilmente appaiono come dei duri. Miyuki alla notizia del debito rimane senza parole e rifiuta la proposta dei due uomini di lavorare in un locale di incontri. La nostra protagonista mescola una grande umiltà e un forte orgoglio decidendo così di farsi carico di questo peso. Sarà lei a saldare il debito, aiutando il fratello e tutta la sua famiglia, facendo quello che per anni l'aveva resa felice e fiera di se stessa: giocare a tennis. Ovviamente in questo caso il piacere del gioco non conta, ma Miyuki sa che diventando una professionista potrebbe raggiungere quella cifra astronomica e così decide di mettere anima e corpo per raggiungere questo obbiettivo, tanto da abbandonare anche gli studi.
Per poter diventare una campionessa ha bisogno dei migliori maestri e così decide di andare al Tennis club Ohtori, dove dopo una serie di difficoltà riesce a convincere la signora Ohtori a farla allenare, o per meglio dire la ex campionessa del tennis giapponese capisce che Miyuki può esserle utile per una piccola faccenda  personale.

Questa grossomodo è la trama. C'è da dire molto sul climax dell'opera; prima di tutto in quest'opera Urasawa decide di portare il ruolo femminile al centro dell'attenzione, con donne tenaci, furbe, cattive in contrapposizione a uomini piccoli, deboli moralmente e illusi di avere la propria vita e quella degli altri in pugno. Il nostro Yakuza ne è un esempio lampante, tanto da non riuscire nemmeno a imporsi con nessuno se non con il suo socio che è più fesso di lui.
Passando a Miyuki, la sua generosità non va' però scambiata con buonismo o ingenuità perché, quando leggo le pagine del manga, mi rendo conto di come lei sia così concentrata sul suo obbiettivo da "ascoltare" solo in parte tutto quello che le succede intorno: per lei esistono solo i suoi fratelli e il debito. Ovviamente come persona ha difficoltà a nascondere i sentimenti per il figlio della signora Ohtori, ma stringendo i denti va' avanti tenacemente cercando di non farsi distrarre da nulla.



Per quello che ho letto di Urasawa pensavo fosse impossibile creare la tensione dei vari Pluto, Monster in un manga sportivo di vita reale, e invece mi sono dovuto ricredere.
Come nei migliori film di Hitchcock, l'autore riesce a creare una tensione straordinaria sfruttando le emozioni più che i personaggi stereotipati o le scene epiche.
In questo senso Choko è stata creata come un perfetto alter ego di Miyuki; pare quasi la fusione delle sorellastre di Cenerentola, ma intelligenti. E' impossibile non odiarla, ed è impossibile non odiare la protagonista che non si accorge di quanto ci sia lei dietro tutte le sue disavventure. E' così che si crea quel clima di tensione, sfruttando le emozioni che scaturiscono in noi leggendo delle vicnede reali e non impossibili.
Per alleggerire il tutto Urasawa inserisce numerose scene ironiche e in questo è anche aiutato dai fratellini di Miyuki e da questi uomini che come detto sono davvero delle frane e sono perfetti per momenti comici che in ogni genere di manga servono.
Insomma c'è tanto da dire, però ci tengo a sottolineare come questo manga non è solo una storia sportiva ma bensì una dimostrazione di grande maestria narrativa da parte dell'autore, che sceglie infatti dei disegni essenziali, dando l'impressione che tutto il suo impegno si sia indirizzato nella creazione della trama e dei personaggi, senza però farci mancare delle tavole di grande effetto.
Insomma se volete leggere qualcosa di davvero straordinario (ovviamente sino al 4 sperando che continui così) che vi farà immergere nella trama e immedesimare nei personaggi tanto da gridare di gioia e dolore per loro, questo è il vostro manga.


DA QUI vorrei parlare nello specifico del volume 4 quindi occhio agli spoiler se non avete letto il volume.
Grazie a un pizzico di fortuna Choko riesce a vincere la coppa Cinderella e a far passare Miyuki per una vera arpia del tennis. Tuttavia, quando pensa di aver ottunenuto la vittoria e aver annientato la sua avversaria, capisce che forse è un osso davvero duro e ciò le impone un trattamento ancora più "speciale": dal tentatativo di sfratto ai gossip sino alla semplice gelosia (che poi forse è l'unica cosa che Miyuki subisce visto il suo amore per il sempai Ohtori). Per ultimo riesce a sventare il gesto d'affetto di O-kiku, che voleva donare il premio della sua sofferta vittoria alla giovane Umino.
Sul fronte yakuza ci facciamo un'idea anche del gran boss "coccodrillo" che come immaginavo pure lui, come uomo, non è altro che un fesso che si fa respingere, e poi gli prende anche una crisi emotiva, ma sento che questo lo renderà ancora più tenace.
Passanando a quello che secondo me sarà uno dei personaggi principali nei prossimi volumi, parliamo di colui che abbiamo visto alla fine del terzo volume e di cui abbiamo fatto la conoscenza nel quarto: Thunder Ushiyama. E' un ex uomo di tennis cacciato per certe scommesse. Questo è il personaggio più da "manga" per ora: beone, ama le donne, sfacciato (non ricorda un personaggio di naruto?vedete i classici fanno storia) oserei quasi esagerato; tuttavia era un elemento necessario per far evolvere la trama. Miyuki non poteva resitere a tutte le pressioni create da Choko, e Thunder è la carta giusta per dare un pizzico di cattiveria al mondo che gira intorno alla nostra protagonista.
L'abbiamo nominata, quindi parliamo dell'erede di casa  Ryugasaki: questo volume è fortemente incentrato su di lei, anche se non in maniera troppo marcata da oscurare gli altri personaggi come accade in altri manga (vedete cito naruto e ritorna), ed è stata una mossa azzeccata, perchè era necessario capire meglio questo personaggio così cattivo e antisportivo da far venire voglia di prendere a pugni il volume. Sono davvero i due poli di una calamita lei e Miyuki e ad oggi non so dire sinceramente se il resto della storia sia basato su questa dualità, ma spero che se così fosse si possa trovare qualche stimolo nuovo perchè altrimenti la trama rischia una certa ripetitività.


mi pare di aver detto tutto quello che mi girava per la mente, anche se l'ora tarda mi rende difficoltoso (più del solito) pensare.
Prometto qualche novità tecnica ed estetica nelle prossime recensioni ma posterò per aggiornavi.


A presto e buona lettura

Nessun commento:

Posta un commento